A settembre l’Italia registra un tasso di saturazione medio delle strutture ricettive online del 43,1%, davanti a competitor come Spagna (40,8%) e Francia (34,5%) e dietro la Grecia che conferma i tassi più elevati anche per questa coda di estate (51,5%). Le mete italiane più gettonate dai turisti sono le città d’arte, che segnano anche i prezzi medi più elevati rispetto alle altre destinazioni.

Nelle località balneari il turismo internazionale evidenzia livelli di soddisfazione superiori al domestico. Ad agosto sono particolarmente apprezzate le attrazioni, seguite da affitti brevi e ristorazione. Tra le strutture ricettive spicca il gradimento degli statunitensi e degli inglesi. Meno soddisfatti sono invece gli austriaci e i tedeschi.

A settembre il mercato degli affitti brevi registra tassi di saturazione in calo rispetto o all’anno precedente (-1. p,p vs ’22) con le ville che segnano una contrazione
più significativa (-6 p.p. vs ’22). Contestualmente si è registrato un aumento dei prezzi in tutte le tipologie di strutture, soprattutto nei B&B con un incremento del 24% rispetto al 2022

Una spinta significativa al settore è sicuramente data dal comparto aereo che nella prima metà di settembre evidenzia una significativa crescita del 14% rispetto all’anno precedente.

La crescita è guidata dal flusso internazionale (+19%) proveniente da Stati Uniti, Germania e Francia. Da sottolineare il contributo dei turisti cinesi
che hanno ripreso a viaggiare nel Belpaese (+1.157%) dopo le parziali chiusure dell’ultimo anno. La componente domestica registra, invece, una
flessione rispetto al 2022.