Categories: Consigli Pratici

Condividi

Il crescente fenomeno del turismo slow

Il 2023 si è rivelato il primo vero anno di rinascita, segnando il definitivo superamento dell’era Covid e il ritorno agli spostamenti senza limitazioni o restrizioni. La rinascita del desiderio di viaggiare e vivere nuove avventure è sicuramente una notizia positiva, che apre la strada a nuove strategie da attuare per intercettare e soddisfare i vacanzieri.

Il turismo “lento” è una tendenza turistica emergente che funge da antidoto ad alcuni degli aspetti negativi del turismo di massa. Allo stesso tempo, pone una forte enfasi sulla sostenibilità, sull’impegno con la cultura locale e sul pieno apprezzamento delle esperienze di viaggio.

Lo slow tourism è, dunque, un approccio al turismo che si presenta come alternativa al turismo di massa. Fa parte del più ampio movimento del turismo sostenibile. Può essere visto come l’equivalente dell’industria del turismo del ‘Slow Food’ movimento, che enfatizza il piacere del cibo locale e delle ricette tradizionali rispetto al fast food e al consumo di massa.

Con questo in mente, il viaggio “lento” pone l’accento sulla scoperta della cultura, della storia e delle caratteristiche del territorio, piuttosto che creare un itinerario e tentare di stipare quante più esperienze di viaggio possibili.

Benessere e cura di sé stessi come nuova priorità

Dopo la pandemia di Covid-19, è cresciuto l’interesse verso il benessere e la cura di sé. Un rapporto del Global Wellness Institute stima una crescita significativa del turismo wellness nei prossimi anni, con cifre che raddoppieranno da qui al 2027. La spesa totale per vacanze relax aumenterà fino a raggiungere un totale di 1.400 miliardi di dollari.

Già oggi molti viaggiatori optano per vacanze in resort immersi nel silenzio della natura dove potersi dedicare al proprio relax, lontani dal trambusto frenetico della vita di tutti i giorni.

Viaggi frequenti e rivalutazione della bassa stagione

Sempre più persone stanno abbandonando l’idea di pianificare i loro viaggi nei minimi dettagli, per lasciare più spazio alla spontaneità e alla flessibilità. Questo nuovo approccio consente loro di apprezzare appieno il momento delle vacanze come stacco dalla frenesia quotidiana e vivere la destinazione scelta in modo più genuino.

Si sa, inoltre, che l’alta stagione è sinonimo di affollamento e, in questi casi, la qualità del servizio ricevuto può risentirne. Ecco perché chi ha la possibilità tende a viaggiare in bassa stagione; così può esplorare tutte le attrazioni senza dover attendere lunghe ore in fila o scorrere frettolosamente davanti ai monumenti a causa della moltitudine di persone presenti.

Proprio in questo contesto, il mese di settembre si è trasformato in un prolungamento dell’estate, permettendo ai nuovi viaggiatori di vivere un’esperienza più autentica e rilassata, senza dover fare i conti con le folle.

I “viaggi lenti” diventano così l’opportunità di vivere un‘esperienza più genuina, approfittando di prezzi non elevati i viaggiatori prenotano vacanze più lunghe, dedicando sempre più tempo a esplorare la destinazione scelta. Grazie al diffondersi dello smart working inoltre, molti non hanno problemi a prolungare la loro permanenza nella meta scelta per intere settimane, alternando il lavoro a momenti di svago.

Post correlati

Vedi tutti
  • Continue reading
  • Continue reading
  • Continue reading
  • Continue reading